Il segno che resta

L aria fredda entra nelle narici, scende nella gola, passa la trachea, le corde vocali, si insinua negli alveoli dei bronchi e riempie i polmoni.

i piedi appiattiti dal lungo cammino, suolo di terra dura e roccia viva.

Tutti i muscoli del corpo urlano il loro dolore.

Sono arrivato alla fine del sentiero, dove il mio cammino ha termine...la vetta più alta di questa montagna persa içn terra di Francia.

Lungo il cammino ho sofferto la fatica, ho patito ogni passo...ogni sforzo.

Ora è davanti a mè, si estende davanti ai miei occhi senza ritegno e senza pietà, in tutto il suo splendore della sua bellezza, il panorama che si pone davanti a mè, mi sovrasta, mi sento piccolo ed insignificante, un niente al centro del nulla.

Cado in ginocchio davanti alla potenza della natura, viva, si è nutrita di tutta l' energia che ho speso, non ho più forza, lascio cadere lo zaino e appoggio le mani al suolo.

In ginocchio...le mani toccano il suolo, la terra, l' erba, il mio sguardo è perso nel nulla del tutto che è davanti a mè.

Comincia adesso, al principio è un formicolio alle dita...ora le mani poi l' avanbraccio...sale...le mie braccia sono piene di formiche, scrollo le braccia con l' intenzione di farle cadere...niente da fare, continuano a salire...dalle gambe...sono coperto di formiche, entrano nelle orecchie, nel naso, scendono nella gola, passano la trachea le corde vocali fino a raggiungere gli alveoli dei bronchi entrano nei polmoni, altre scendono nell' intestino, ognuna di loro stacca un pezzo del mio corpo?

Mi metto a correre ma ovunque poso il piede altre formiche ne approfittano per salire...corro cieco...le formiche stanno scrupolosamente sezionando i miei occhi, cerco di urlare ma dalla bocca non esce nessun suono, solo formiche che trasportano pezzetti del mio corpo.

Con quello che resta dei miei occhi chiusi corro, ora inciampo poi cado...a terra.

Le formiche defluiscono fuori dal mio corpo in file ordinate, per ritornare nel formicaio...dentro la terra...una ad una...tutte insieme, rientrano, lasciano dietro di loro la terra...ammaccata, il segno che resta...dove sono caduto.